Passato il tempo tradizionale degli auguri e del momento in cui siamo tutti più buoni, è quello altrettanto tradizionale delle stangate, giusto per ricordare che, finiti i giorni di panettoni e cotechini, siamo tutti più pragmatici. Da gennaio 2018 le bollette di luce e gas sono più salate. Accendere lampadine, forno e stufette costa il 5,3% in più. Fare andare il riscaldamento comporta un aumento del 5% in bolletta. Rincari che sono frutto dell’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per famiglie e piccoli consumatori nei servizi di tutela. Bella spiegazione affinché nessuno capisca il perché degli aumenti. Proviamo a farlo noi.
Perché aumenta la bolletta della luce?
L’aumento della bolletta della luce del 5% da gennaio 2018 è dovuto, secondo l’Aeegsi, cioè l’Autorità del settore energetico, a diversi fattori. Innanzitutto, alla crescita dei costi di approvvigionamento, cioè di quelli per l’acquisto dell’energia elettrica destinata ai clienti di maggior tutela. Questa voce influisce in circa il 3,8% della variazione della spesa sulla bolletta della luce. A quel 3,8% si arriva con:
- equiparazione tra recupero dei costi di approvvigionamento attesi e reali registrati nei trimestri precedenti: 1,3%;
- costi di dispacciamento (cioè dell’attività destinata a mantenere l’equilibrio tra offerta e domanda di energia elettrica): 1,2%.
C’è poi la componente relativa agli oneri generali di sistema, che registra un rialzo dell’1,9%. Serve a coprire gli incentivi alle imprese che registrano un maggiore consumo di energia.
Così si arriva ad un aumento del 5,7%. Per fortuna (è sempre meglio di niente) c’è un calo dello 0,5% sulle tariffe di trasmissione, distribuzione e misura.
5,7% – 0,5% = 5,3%. Esattamente l’aumento della bolletta della luce da gennaio 2018.
Perché aumenta la bolletta del gas?
Più semplice (per modo di dire) capire perché aumenta la bolletta del gas del 5% da gennaio 2018. Secondo l’Autority, il rialzo si deve all’incremento del prezzo della materia prima, cioè delle quotazioni del gas nei mercati all’ingrosso, a causa di una maggiore domanda durante l’inverno. Insomma, nei mesi freddi il riscaldamento va tanto, la domanda di gas aumenta e, seguendo le logiche del mercato, aumentano anche i prezzi. Come se non bastasse, la riduzione del 50% della capacità di utilizzo causa manutenzione del gasdotto che ci porta il gas dall’Olanda fa fluire meno materia prima, quindi: fa freddo, si vuole tanto, arriva di meno, il prezzo sale. Non potevano fare la manutenzione a luglio?
Quanto ci costa l’aumento delle bollette di luce e gas da gennaio 2018?
Gli esperti dei consumi, calcolatrice alla mano, ci dicono, dopo l’aumento della bolletta della luce da gennaio 2018, una famiglia tipo paga mediamente 535 euro al lordo delle tasse tra aprile 2017 e marzo 2018. Significa un rialzo del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, cioè 37 euro di aumento all’anno. Per quanto riguarda la bolletta del gas, la stessa famiglia tipo paga nello stesso periodo 1.044 euro, cioè 22 euro l’anno in più. Equivale ad un aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente.
Cosa fare?
Cogli la straordinaria opportunità della Confartigianato, infatti è possibile evitare l’aumento della bolletta oltre che di ridurre notevolmente il prezzo che attualmente l’utente sta pagando.
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